Il cane di San Bernardo, il gigante da salvataggio.

Il cane di San Bernardo è una delle razze di cani più grandi al mondo, conosciuta prima per le sua abilità di salvataggio e in tempi più moderni grazie alla televisione con il famosissimo film “Beethoven” e il cartone animato “Heidi”.

Fa parte del gruppo due della classificazione FCI, nella famiglia dei molossoidi.

Se il suo aspetto iconico è nella mente di tutti pochi sanno chi è realmente il San Bernardo. Se vuoi conoscere meglio questa razza sei nel posto giusto!

Origini della razza.

La selezione di questa razza inizia sul colle di San Bernardo, a cavallo tra l’Italia e la Svizzera, nel 1660.

Vengono selezionati cani grossi, a pelo corto, incroci tra l’antico mastino tibetano e cani da fattoria svedesi, per la guardia e la difesa dell’ospizio che si ergeva sul colle, rifugio di molti pellegrini.

Con il tempo i monaci che vivevano sul colle scoprono la dote naturale di questi cani di trovare, e salvare, i pellegrini che si perdevano durante le escursioni o che venivano travolti dalle valanghe.

Cosi da cane da guardia il San Bernardo diventa cane da salvataggio.

Come ho scritto in precedenza i primi cani erano a pelo corto ma noi tutti abbiamo in mente un cane a pelo lungo quando pensiamo a questa razza, giusto?

Col tempo infatti è stato inserito il Bovaro del Bernese al fine d’ottenere cani a pelo lungo, perché si pensava che sarebbero stati agevolati nel lavoro sulla neve.

Invece il pelo lungo favoriva la comparsa di cristalli di ghiaccio, là dove il pelo veniva in contatto con la neve, che rallentavano il cane.

Cosi i soggetti a pelo lungo sono diventati semplici cani da compagnia e da guardia mentre i soggetti a pelo corto hanno continuato il lavoro di salvataggio.

Nel 1800, grazie a Napoleone Bonaparte, il cane di San Bernardo si allontana dai confini dell’ospizio ed inizia la sua diffusione in tutta Europa.

La selezione del cane di San Bernardo in Europa.

Nel 1831 nasce il primo allevamento (escluso quello dei monaci, ovviamente) grazie allo svizzero Schumacher che, fino al 1903, ha dato grande contributo alla formazione di questa razza ed è stato il primo ad iscrivere il cane di San Bernardo ai registri genealogici.

Il primo club di razza nasce in Svizzera nel 1884 e si apre il “libro svizzero delle origini della razza” nello stesso anno.

Nel 1887 gli enti cinofili riconoscono ufficialmente la razza e stipulano il primo standard ufficiale, molto simile a quello odierno aggiornato nel 2016.

Con il riconoscimento la nazionalità attribuita alla razza è quella svizzera e ancora oggi, in Svizzera, il cane di San Bernardo è considerato cane nazionale.

In seguito al riconoscimento nascono altri allevamenti sia in Svizzera che in Germania che portano grande prestigio alla razza.

Nel 1920 nascono due grandi fuori classe: “Xenos von Taubertal” e “Emir von Jura”, campioni di bellezza delle prime esposizioni, con i quali inizia il periodo di maggior diffusione del cane di San Bernardo in tutta Europa.

Nello stesso anno Albert de la rie, grande studioso e giudice della razza, crea il suo allevamento, il primo in Olanda.

Nel dopoguerra, insieme ad Antonio Morsani, un altro grande appassionato del San Bernardo, crea l’unione mondiale dei club dei San Bernardo.

Caratteristiche del San Bernardo.

Il cane di San Bernardo è di taglia gigante, dall’aspetto asciutto e armonioso.

Un cane maschio misura al garrese un minimo di 70 cm per un massimo di 90 cm.

Le femmine invece, leggermente più piccole, misurano dai 65 a 80 cm.

In entrambi i casi l’altezza massima può essere superata, non è raro trovare maschi che misurano anche un metro, l’importante è che il cane risulti armonioso.

Un San Bernardo può arrivare a pesare anche 100 kg, generalmente il peso minimo sono circa 70 kg.

Il pelo fitto può essere lungo o corto, lucido ed è presente un fitto sottopelo.

Nella variante a pelo corto il pelo è liscio e sulle natiche c’è una leggera culottes.

Il pelo lungo, di media lunghezza in realtà, è leggermente ondulato sulle anche e sulla groppa, frangiato negli arti anteriori e presenta delle folte culottes.

Sul muso e sulle orecchie invece è sempre corto.

Nel cane di San Bernardo le colorazioni accettate sono due:

  • Bianco con macchie, più o meno grandi, marrone chiaro.
  • Bianco con macchie marroni di tutte le tonalità che formano una gualdrappa.

In entrambe le colorazioni il marrone può avere riflessi rossicci o dorati.

Sono accettati anche il marrone tigrato e una carbonatura nera sul muso.

Il bianco deve essere sempre presente come colore di fondo, sulla banda intorno al muso, dalla canna nasale alla testa, sulla nuca, petto, piedi e sulla punta della coda.

La testa deve essere imponente e l’espressione gentile.

Le labbra e le palpebre non devono essere particolarmente pendenti ma sono ammesse delle piccole pieghe che lasciano intravedere la congiuntiva.

Gli occhi devono essere marroni, dal scuro al nocciola.

 cane di san Bernardo
Foto da Pinterest

Il carattere del cane di San Bernardo.

Il San Bernardo è un cane leale, protettivo e coraggioso.

È sempre pronto a intervenire per proteggere e salvare chiunque, soprattutto un membro del suo branco.

Nasce per rischiare la vita per un completo sconosciuto, pensa cosa sarebbe disposto a fare per il suo proprietario.

È un cane tranquillo, al contrario di quello che si pensa non ha bisogno di particolare attività fisica, anzi è un cane piuttosto pantofolaio.

Il cane di san Bernardo è estroverso, bonario ed equilibrato.

Un cane gentile che non è mai aggressivo ne con le persone ne con altri cani e animali in generale.

Date le sue origini da cane da guardia è vigile e territoriale, infatti è ancora molto apprezzato per la guardia più che altro per via della stazza che fa desistere qualsiasi mal intenzionato.

Ha un ottimo senso dell’orientamento anche con le condizioni climatiche più avverse e un ottimo fiuto, ancora oggi è un perfetto cane per la ricerca.

Il rapporto con la famiglia.

Se stai pensando di prendere un San Bernardo e la pazienza non è la tua miglior qualità ti suggerisco di cambiare razza.

Infatti è un cane tanto intelligente quanto testardo, una volta che ha preso un’abitudine sarà difficile cambiarla.

Inoltre tende sempre a mettere alla prova il proprietario per vedere se può guadagnare nuovi diritti.

Anche se sa che non deve fare qualcosa proverà sempre a farla se la ritiene giusta o interessante.

Insomma anche se sa che non deve salire sul divano proverà a salire lo stesso nella speranza che quel giorno lo lasci fare.

Questa caratteristica lo fa sembrare lento nell’apprendimento ma in realtà apprende molto velocemente e lo dimostra soprattutto in cambio di una leccornia!

È un gran giocherellone e non perde mai l’entusiasmo, neanche in età adulta, rimane un cucciolone a vita.

Crescendo molto velocemente (pensa che a cinque mesi peserà già quaranta kg) fa spesso fatica a rendersi conto della sua mole quindi può risultare poco delicato nelle interazioni e negli spostamenti.

Nonostante la stazza non è un cane che deve stare in giardino a fare la guardia, tutto il contrario.

Resta pur sempre un molossoide, ha bisogno di vivere con la sua famiglia e sentirsi parte integrante del gruppo.

Ha bisogno di molte attenzioni e affetto, il classico cane-ombra che ti segue anche al bagno, e soffre parecchio la solitudine.

Con i bambini è amorevole e infinitamente paziente.

In Svizzera lo chiamano “cane-zia” per il suo comportamento con i cuccioli d’uomo.

Infatti il San Bernardo è naturalmente protettivo verso i bimbi, li tratta come se fossero i suoi cuccioli e adora giocare con loro.

Anche verso i più piccoli si dimostra estremamente dolce e delicato.

Insomma è un perfetto babysitter, amorevole come una zia ma col peso di Mike Tyson.

Cura e salute.

Come tutti i cani grandi anche il San Bernardo è soggetto a malattie articolari.

È molto importante, soprattutto durante la crescita, non sovralimentare il cane ma mantenerlo leggero per evitare di caricare troppo le giunture.

Il pelo non ha bisogno di cure particolari, la variante a pelo lungo richiede qualche accortezza in più per evitare la formazioni di nodi ma sarà sufficiente qualche spazzolata regolare.

Tipiche della razza sono l’ectropion e le malattie cardiache.

La speranza di vita per questa razza non è molto alta, infatti si aggira intorno agli 8-10 anni.

foto da Pinterest

Ciao Branco, grazie per aver letto il mio articolo su questa fantastica razza.

Ci vediamo al prossimo articolo, Yasmine.

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