La processionaria, chiamata cosi perché si muove in fila indiana proprio come durante una processione, può rivelarsi piuttosto pericolosa soprattutto per gli animali domestici.
In questo articolo ti spiegherò cos’è, quali danni porta e come riconoscerla al fine di evitare spiacevoli sorprese.
Che cos’è la processionaria?
Il nome scientifico della processionaria è Thaumetopoea, è un artropode appartenente all’ordine dei lepidotteri.
In Italia le specie più diffuse sono quella del pino (Thaumetopoea pityocampa) e quella della quercia (Thaumetopoea processionea) anche se la processionaria del pino è più conosciuta a causa delle infestazioni nelle città.
Come suggerisce il nome la processionaria del pino nidifica sui pini mentre la processionaria della quercia sulle querce, questa è l’unica vera differenza tra le due specie poiché entrambe provocano gli stessi danni.
Il ciclo vitale della processionaria.
La processionaria verso fine agosto depone le uova sulle piante. Ogni nido può contenere fino a 300 uova.
In primavera avviene la schiusa è i cuccioli si presentano come delle larve di 3-4 cm ricoperte da peli urticanti che si staccano al contatto con l’animale ma vengono facilmente trasportati anche dal vento.
Sono molto voraci e si nutrono della pianta dove sono nate.
Verso fine aprile, con l’arrivo della bella stagione, scendono dalle piante alla ricerca del posto perfetto per la metamorfosi che avviene sotto terra.
Una volta che la metamorfosi è conclusa la processionaria passa allo stadio adulto, si presenta come una falena dalla vita piuttosto breve e uscirà da terra per andare a deporre le uova. In questa fase non è più pericolosa poiché perde i suoi peli urticanti.

Quali sono i pericoli della processionaria?
Danni ambientali.
Fin dalla nascita è molto vorace, si nutre delle piante in cui nasce e questo porta a un defogliamento dell’albero.
L’albero indebolito sarà più facilmente attaccabile da parassiti e più sofferente alle condizioni ambientali.
I rischi per gli animali.
La processionaria, come detto in precedenza, nel suo stato larvale è ricoperta da peli urticanti. Il contatto con questi peli provoca spiacevoli reazioni agli altri animali.
I cani sono gli animali più a rischio poiché entrano in contatto più facilmente con la processionaria durante le passeggiate ma non sono i soli.
Qualunque animale che vive all’esterno è a rischio, inoltre i peli possono rimanere impigliati nei nostri vestiti o sotto le nostre scarpe e quindi entrare in casa con noi.
Come posso capire se il mio cane è entrato in contatto con una processionaria?
In realtà è piuttosto semplice, i sintomi arrivano quasi subito dopo il contatto e sono piuttosto spiacevoli.
Se il tuo cane ha ingerito una processionaria i primi sintomi sono la comparsa di un’eccessiva salivazione e il rigonfiamento della lingua che può portare al soffocamento del cane.
Se non si interviene in tempo c’è il rischio che i tessuti della lingua vadano in necrosi.
Altri sintomi da contatto con la processionaria sono l’aumento della temperatura, perdita di vivacità e rifiuto del cibo, vomito e diarrea emoraggica.
In caso di inalazione il cane avrà reazioni simili a quelle precedenti a livello del naso e difficoltà respiratorie.
La processionaria è pericolosa anche per l’uomo.
Si, i peli delle larve sono urticanti anche per l’uomo quindi non è una buona idea intervenire a mani nude se vediamo che il nostro cane è entrato in contatto con una processionaria.
Al contatto con la pelle provocano reazioni cutanee, eritema doloroso, prurito e rossore. Nei casi più gravi possono comparire anche bolle e vescicole.
In caso di ingerimento dei peli si ha un’infiammazione delle mucose della bocca e dello stomaco, eccesso di salivazione e vomito.
Se inalati invece si hanno problemi respiratori, starnuti, mal di gola e difficoltà di deglutizione, infiammazione delle vie respiratorie.
In ogni caso bisogna sempre rivolgersi a un medico.
Cosa devo fare se il mio cane è entrato in contatto con una processionaria?
Se si ha la certezza che il nostro cane sia entrato in contatto con una processionaria o se manifesta i sintomi sopra elencati bisogna evitare qualsiasi metodo fai da te e rivolgersi immediatamente a un veterinario.
In questi casi la tempestività è tutto per evitare che la situazione clinica si aggravi.

Ciao branco, spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto! Se ti fa piacere puoi trovarmi anche su Instagram come @tartufoneroblog. Ci vediamo al prossimo articolo, Yasmine.