Hachiko, la vera storia che ha ispirato il film.

Tutti noi conosciamo il famoso film del 2009 Hachiko, il tuo migliore amico.

In questo articolo voglio raccontarti la vera storia che ha ispirato il famoso film con Richard Gere e svelarti alcune curiosità.

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La storia vera.

Nel 1923 il professore universitario Hidesaburo Uero acquista da un noto allevamento un cucciolo di Akita Inu bianco.

Decide di chiamarlo Hachi che in giapponese significa 8, numero considerato fortunato.

Hachiko infatti non è il vero nome del cane ma un nomignolo, il suffisso Ko in giapponese rappresenta appunto un vezzeggiativo.

Tra i due nasce un legame molto forte e diventano quasi inseparabili tanto che Hachi prende l’abitudine di accompagnare il suo padrone ogni mattina alla stazione, dove il professore prendeva il treno per andare a lavoro, e ogni sera tornava alla stazione ad attendere il suo rientro.

Un giormo però Hidesaburo Uero viene colpito da un ictus sul posto di lavoro e perde la vita.

La sera della morte del suo padrone, come ogni sera da due anni, Hachiko si reca alla stazione ad attendere il professore che ovviamente non è mai tornato.

Hachi però non si è perso d’animo ed è tornato ogni sera alla stazione, allo stesso orario e nello stesso punto, per ben 10 anni nella speranza di rivedere il suo amico scendere da quel treno.

I pendolari abituali e i dipendenti della stazione iniziano ad affezionarsi al cane e alla sua storia tanto da accudirlo fornendogli cibo e riparo.

Ben presto la sua storia fa il giro della nazione.

Tutte le testate giornalistiche narravano del fedelissimo cane bianco che ogni sera attendeva il suo padrone alla stazione di Shibuya.

Cosi diventa simbolo di amore e fedeltà, una leggenda vivente e tante persone iniziano a recarsi alla stazione solo per vedere il grosso cane bianco che aspettava paziente il suo compagno.

L’8 marzo del 1935,a 10 anni dalla scomparsa del suo proprietario, Hachi viene ritrovato morto in un vicolo.

Dopo la sua morte…

La storia di Hachiko aveva conquistato il cuore di molti e la notizia della sua morte fa presto a diffondersi.

Quel giorno viene dichiarato lutto nazionale.

In suo onore è stata costruita una statua di bronzo raffigurante un Akita Inu nel punto esatto in cui aspettava.

Una statua simile viene eretta anche a Odate, città natale di Hachi.

Durante la seconda guerra mondiale però la statua della stazione viene demolita.

Ad oggi alla stazione possiamo comunque ammirare la statua ricostruita nel 1948 dal figlio del professor Hidesaburo.

Una delle uscite della stazione è stata ribattezzata Hachiko-guchi sempre per ricordare il fedelissimo cane.

Il corpo di Hachiko è stato imbalsamato ed ancora oggi conservato al museo di natura e scienza di Shibuya.

I suoi organi sono stati conservati all’università di Tokyo mentre alcune ossa sono state sepolte vicino alla tomba del suo proprietario.

Grazie ai suo resti conservati all’università di Tokyo alcuni ricercatori hanno scoperto nel 2011 che Hachi non è morto per uno spiedino di pollo come si è creduto per tanti anni ma di malattia.

Ancora oggi in Giappone l’8 marzo viene fatta una cerimonia per ricordare la sua impresa.

Film e libri ispirati ad Hachiko.

Il primo film ispirato a questa storia si intitola Hachiko monogatari.

È un film giapponese del 1987, racconta la vicenda dalla nascita alla morte di Hachiko e un ricongiungimento col suo proprietario nell’aldilà.

Il secondo film (e anche quello più famoso) è Hachiko, il tuo migliore amico del 2009 con protagonista Richard Gere nel ruolo di un professore di musica americano.

In questo film sono stati utilizzati due Akita Inu per interpretare Hachi da adulto mentre per le scene da cucciolo è stato utilizzato un cucciolo di Shiba Inu.

Inoltre esistono molti libri per bambini dove appare Hachiko.

hachiko
Foto di Matheus Gugelmim da Pixabay

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Ci vediamo al prossimo articolo, Yasmine.