Lo scorso 26 agosto, durante la giornata internazionale del cane, una giovane coppia è stata aggredita da un branco di cani da pastore.
Una tragedia che ha portato nuovamente l’attenzione sul randagismo in Italia.
L’aggressione.
È successo a Satriano, in Calabria durante il pomeriggio del 26 agosto.
La giovane coppia stava passeggiando in un’area picnic quando è stata aggredita da un branco di cani che faceva da guardia ad un gregge di pecore poco d’istante.
Il ragazzo è riuscito a mettersi in salvo in un casolare e a chiamare i soccorsi.
All’arrivo delle forze dell’ordine però la ragazza, di soli vent’anni, era già morta in seguito alle ferite riportate.
Il pastore che possedeva il gregge e, presumibilmente, anche i cani è ora indagato per omicidio colposo.
Il problema dei cani dei pastori.
Quello che è successo è una tragedia che si poteva evitare.
Purtroppo, ancora oggi, molti pastori di “vecchio stampo” vogliono il cane grande ed aggressivo per proteggere i greggi.
Cani nati, molto spesso, senza alcun tipo di selezione e cresciuti senza alcuna educazione.
I cani da pastore sono noti per la loro intelligenza e capacità di prendere decisioni autonome quindi, senza una corretta educazione, non è raro che decidano di aggredire chiunque reputino una minaccia.
Cosi succedono queste disgrazie e si urla al “Cane Cattivo” quando la colpa è sempre dell’essere umano.
Un altro grande problema è la mancanza di controlli.
Nonostante tutte le leggi non è raro che i pastori non mettano il microchip ai cani che non vengono neppure sterilizzati e vaccinati e non è altrettanto raro che i cani scappino o si accoppino tra di loro alimentando il randagismo.

Lotta al randagismo.
I dati.
Secondo i dati dell‘OMS, a livello globale, ci sono circa 900milioni di cani di cui circa 200milioni sono randagi.
Anche in Italia il randagismo è un grosso problema, soprattutto nel meridione.
La stima degli abbandoni, in Italia, è di 150 mila cani ogni anno.
Nel 2019 sono stati calcolati circa 700mila randagi in tutta la penisola.
Nel 2020 sono aumentate le adozioni e sembrano diminuiti leggermente gli abbandoni e gli ingressi nei canili ma bisogna considerare il lockdown che ha impedito il corretto monitoraggio, e il salvataggio, di molti animali.
Il randagismo è un problema che non si fa da se ma dipende dal numero mostruoso di abbandoni e dalle mancate sterilizzazioni, salvataggi e adozioni di cani già randagi.
Perché è importante la sterilizzazione.
Negli ultimi anni il controllo del randagismo è notevolmente aumentato ciò nonostante, senza la sterilizzazione, il numero di randagi non può diminuire.
Le femmine partoriscono e i cuccioli, quando non muoiono di stenti o incidenti, diventano adulti in grado di concepire altri cuccioli.
La sterilizzazione, soprattutto delle femmine, serve ad impedire che questo avvenga ed a interrompere il circolo.
I fondi per la lotta al randagismo.
Negli ultimi anni sono state emanate diverse norme a tutela degli animali da affezione e per la prevenzione del randagismo.
La più importante e la legge del 14 agosto 1991, n. 281 che garantisce un fondo da dividere tra le regioni secondo i seguenti dati:
- Numero di ingressi dei cani nei canili.
- Quantità di animali adottati.
- Numero di gatti sterilizzati dal Servizio Sanitario.
Ogni anno le regioni devono mandare i dati al Dicastero che si occuperà di divedere il fondo in maniera equa.
Tuttavia sono state riscontrate delle problematiche su tutto il territorio per quanto riguarda la messa in pratica delle iniziative.
Per quanto i fondi possano sembrare alti (nel 2020 ammontava a 1 milione di euro il fondo della legge n.281 del 14.08.1991) non sono mai sufficienti, inoltre molte regioni sembrano non curarsi del problema randagismo.
La Sicilia e la Calabria, nonostante siano tra le regioni che maggiormente presentano il problema, nell’anno passato non hanno dato comunicazione di alcun dato sul randagismo cosi non hanno potuto avere accesso ai fondi dello Stato.
Il randagismo in Italia è ancora un problema ma sembra importare solo a pochi.
Cosa posso fare per combattere il randagismo?
Ognuno di noi, nel suo piccolo può fare qualcosa per combattere il randagismo.
Oltre alle normali regole, imposte per legge oltre che dal buonsenso, come chippare e vaccinare è importante la sterilizzazione ed evitare cucciolate casalinghe.
Oltre ad evitare di fare cucciolate casalinghe è bene evitare anche di adottare o acquistare cani da privati per non incentivare il business.
Purtroppo molti fanno accoppiare i cani e li vendono illegalmente, ti ricordo che un cane può essere venduto solo se possiede il pedigree, pur di racimolare qualche soldo.
Affidati sempre ad allevatori seri e a canili o associazioni per adottare.
Altre cose che puoi fare per aiutare contro la lotta al randagismo in maniera più diretta è offrirti volontario nel canile della tua città o presso qualche associazione oppure renderti disponibile per stalli e staffette.
Puoi anche fare delle donazioni, non per forza monetarie anzi molti canili prediligono coperte e crocchette, ai canili e alle varie associazioni.
Un’altra cosa molto importante è la divulgazione.
Molti ignorano il randagismo, o per disinteresse verso l’argomento o perché non è un fenomeno che accade vicino a loro, quindi è bene informare chi ne sa di meno e inconsapevolmente alimenta la problematica.
Infine ti invito a denunciare, il maltrattamento e l’abbandono sono puniti per legge.
Se assisti a una di queste cose non voltarti ma denuncia!

Ciao Branco, grazie per aver letto il mio articolo spero ti sia stato utile per capire il problema. Se ti fa piacere condividilo con i tuoi amici.
Ci vediamo al prossimo articolo, Yasmine.