Esistono due diversi cani da pastore dei Pirenei: il cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa e il cane da pastore dei Pirenei a pelo lungo.
Inizialmente erano lo stesso cane ma la F.C.I ha deciso di riconoscerle come due razze differenti anziché come due varietà della stessa razza.
In questo articolo andiamo a scoprire il cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa.
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Le origini della razza.
È un cane da pastore francese dalle origini molto antiche, nato per la conduzione del bestiame ma svolgeva anche ruolo di cane da guardia.
Sicuramente ha origini in comune con altri cani da pastore europei come il pastore catalano.
La sua storia non è ben nota e il riconoscimento della razza è avvenuto solo nel 1914.
Come abbiamo visto prima esistono 2 razze riconosciute di cani da pastore dei Pirenei.
Questo perché i loro progenitori si sono sviluppati tra le varie valli con caratteristiche differenti tra loro.
Le caratteristiche del cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa gli hanno conferito uno standard diverso fin dal 1920.
Tra il 1921 e il 1925 viene redato il primo standard e nel 1926 la razza viene ufficialmente riconosciuta.
Nel 1927 Dutrey Du Rabastens inizia gli studi sulla razza e porta avanti la selezione.
Nello stesso anno il cane da pastore dei Pirenei acquisisce popolarità tanto che Bernard Senac-Lagrange lo descrive come “la razza più apprezzata tra gli allevatori di bestiame e i mandriani”.
Ad oggi non è molto conosciuto e popolare e viene apprezzato principalmente per la compagnia.
Le caratteristiche del cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa.
Tutto sommato ha le stesse caratteristiche del pastore a pelo lungo.
Ha far la differenza tra i due è il pelo e l’altezza.
Il pastore a faccia rasa risulta un po’ più alto ma leggermente più corto.
È di taglia medio-piccola, misura al garrese dai 40 ai 54 cm. Per le femmine il limite massimo è di 52 cm.
Il peso ideale è di circa 15 kg.
Il pelo è semi-lungo e raggiunge la sua lunghezza maggiore (cira 6-7 cm) sul collo e sul garrese.
La testa è ricoperta di pelo corto e fine, per questo è chiamato “a faccia rasa”.
Su tutte e quattro le zampe il pelo è raso con una leggera frangiatura, sugli arti posteriori forma una culottes.
Lo standard attuale, scritto nel 2005, non da indicazioni sui colori ammessi ma sono gli stessi del cane da pastore dei Pirenei a pelo lungo quindi il fulvo, il nero e il grigio.
Tutti i colori possono essere carbonati, screziati (arlecchino) o presentare macchie bianche.

Il carattere del cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa.
È un cane vivace e allegro.
Molto attivo ha bisogno di lavorare parecchio ma se adeguatamente sfogato sa essere tranquillo ed equilibrato.
Tende ad essere diffidente con gli estranei ed è sempre vigile, ancora oggi svolge bene il ruolo di cane da guardia.
Con la famiglia si dimostra dolce, affettuoso e molto protettivo.
Il cane da pastore dei Pirenei a faccia rasa è molto coraggioso e non ha mai timore di difendere il suo proprietario.
Ama molto i bambini e giocare con loro, si dimostra anche particolarmente dolce nei loro confronti.
Rispetto al pastore a pelo lungo è meno nevrile e diffidente.
Si adatta facilmente a qualsiasi stile di vita purché vengano soddisfatte le sue necessità di movimento è può eccellere in varie discipline sportive.
Molto intelligente impara facilmente qualsiasi comando ed è sempre disposto ad assecondare il suo proprietario.
La convivenza con altri animali non crea grossi problemi ma bisogna fare attenzione all’istinto predatorio.
Cura e salute.
La gestione del cane da pastore dei Pirenei è piuttosto semplice.
Il pelo rustico lo protegge dalle intemperie e bastano delle spazzolate regolari per mantenerlo al meglio.
Sono cani molto resistenti e l’aspettativa di vita si aggira intorno ai 14 anni.
Le malattie di razza più comuni sono la displasia dell’anca e la displasia del gomito.

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Ci vediamo al prossimo articolo, Yasmine.