Il Bovaro delle Ardenne fa parte del gruppo 1, per la precisione rientra nella famiglia dei bovari (esclusi i bovari svizzeri.).
Cane poco conosciuto in Italia, tant’è che ad oggi non esistono allevamenti di questa razza nel nostro paese.
Se sei interessato a saperne di più sei nel posto giusto, continua la lettura!
Le origini della razza.
Come suggerisce il nome, il Bovaro delle Ardenne nasce in Belgio come cane bovaro.
Il suo compito era quello di condurre greggi e mandrie e fare la guardia agli stessi.
Questo comportava la vita all’esterno del cane e, nelle Ardenne, il clima può essere sfavorevole, per questo c’era bisogno di cani forti e resistenti in grado di lavorare anche nei giorni più avversi.
Nel 19° secolo, il Bovaro delle Ardenne, si rivela un ottimo cane da caccia, per la precisione è stato usato per seguire la traccia di cervi e cinghiali.
Durante le due guerre è stato un cane da bracconaggio.
Fino alla fine del 19° secolo non c’era una distinzione e uno standard per i bovari. Erano semplicemente considerati cani da pastore a pelo duro, più forti, robusti e mordaci.
Il Belgio apre le esposizioni canine anche a questi pastori rustici ed inizia la selezione dei bovari ricercando i tratti di somiglianza e le differenze di razza.
Nel 1913 nasce la società di Liegi per il miglioramento dei cani dei mandriani di Liegi e delle Ardenne che redige il primo standard di razza per il Bovaro delle Ardenne.
Dieci anni dopo c’era già uno standard definitivo.
Nel 1963 il Bovaro delle Ardenne ottiene il riconoscimento da parte della Federazione Cinologica Internazionale (F.C.I).
L’estinzione del Bovaro delle Ardenne.
Con la scomparsa delle fattorie i cani da pastore e i bovari erano diventati inutili e molte razze si sono estinte.
A rischiare l’estinzione fu anche il Bovaro delle Ardenne.
In realtà si pensava estinto fino al 1985 quando sono stati trovati alcuni cani sopravvissuti alla scomparsa della razza.
Da questi cani, nel 1990, inizia la ripopolazione della razza seguendo lo standard pubblicato dalla F.C.I. ricercando quelle particolari doti di cane bovaro.
Nasce una nuova linea di Bovaro delle Ardenne riconosciuta dai principali enti cinofili nel 1996.
Lo standard odierno risale al 2002.
Le caratteristiche di razza.
Il Bovaro delle Ardenne è di taglia media.
Un maschio al garrese misura dai 56 ai 62 cm mentre un’ esemplare femmina dai 52 ai 56. Per entrambi c’è un peso medio che va dai 28 ai 35 kg.
È un cane rustico, dall’aspetto robusto e tarchiato senza pretese di eleganza.
Ha un’ossatura pesante e una buona muscolatura ma non evidente.
Può avere la coda corta naturale o nascere senza coda.
Il pelo è riccio, duro, secco e arruffato. Sul muso forma baffi, barba e sopracciglia che conferiscono al cane un’area burbera.
Deve essere lungo 6 centimetri su tutto il corpo, piatto e corto sul collo. I Baffi devono essere lunghi 5-6 cm e nascondere l’angolo interno dell’occhio.
Anche sulla parte alta delle zampe anteriori il pelo deve essere più corto, leggermente arruffato e deve presentare delle piccole frange nella parte posteriore. Nelle cosce invece il pelo è lungo e forma un calzoncino.
Le orecchie sono coperte da un pelo corto, con la presenza di qualche pelo più lungo, più morbido rispetto al resto del manto.
Il Bovaro delle Ardenne è un cane a doppio manto (possiede pelo e sottopelo) dal fitto sottopelo, anche sulle zampe, presente in qualunque stagione.
Possiamo dire non essere un cane che soffre il freddo!
Nel Bovaro delle Ardenne sono accettati tutti i colori ad esclusione del bianco, il sottopelo deve sempre essere in tinta col mantello.
Sono accettate le macchie bianche sul petto o sulle dita ma non sono ricercate.
Il manto più comune è un misto di grigio, nero e fulvo con sfumature che vanno dal grigio scuro a un colore più chiaro e paglierino.

Il Carattere del Bovaro delle Ardenne.
Ancora oggi è un ottimo cane da lavoro, eccelle particolarmente nella guardia delle proprietà.
Questo perché il Bovaro delle Ardenne un cane territoriale e diffidente con gli estranei.
Molto affettuoso invece verso la sua famiglia, risulta fedele e devoto al suo padrone ed è un ottimo compagno di vita.
In quanto cane da lavoro ha bisogno di tanto esercizio fisico e di lunghe scampagnate all’aria aperta.
È un cane docile, facilmente addestrabile ed intelligente.
Tende a prendere l’iniziativa, questo lo fa sembrare un cane indipendente che non ha bisogno di noi.
Ciò non toglie che vive meglio in appartamento con la sua famiglia piuttosto che solo in giardino, infatti tanto è alta l’attività del Bovaro delle Ardenne tanto è bassa la sua tolleranza alla solitudine.
Molto curioso e coraggioso, non è un cane che si tira indietro difronte ai pericoli.
Generalmente non è aggressivo e ha un basso istinto predatorio ma tende ad essere mordace, per questo la convivenza con altri piccoli animali potrebbe risultare difficile.
Il suo essere mordace può essere un problema anche nelle interazioni con i bambini, soprattutto se il cane li scambia per una mandria da difendere e cerca di morderli i garretti, ma generalmente adorano giocare insieme.
Il Bovaro del Bernese oltre ad aver sempre voglia di lavorare è un gran giocherellone!
Un altro problema o pregio, dipende dai punti di vista, nella vita con i bambini è che questa razza spesso diventa protettiva nei loro confronti e cercherà di difenderli da qualsiasi minaccia e nella mente di un cane anche tu potresti essere considerato una minaccia per il bimbo!
Se stai cercando un cane silenzioso il Bovaro delle Ardenne non fa al caso tuo, anzi tende ad essere fin troppo rumoroso.
Cura e salute del Bovaro delle Ardenne.
Essendo un cane rustico è molto resistente e gode di buona salute.
La vita media si aggira intorno ai 14 anni e non sono presenti particolari malattie genetiche.
Questo non vuol dire che non si possa ammalare però quindi bisogna comunque eseguire controlli periodici dal veterinario e curare l’alimentazione.
Anche il pelo non richiede particolari cure se non qualche spazzolata per togliere il sottopelo che ricordo essere presente in qualunque stagione!

Ciao Branco, grazie come sempre per aver letto il mio articolo, se ti fa piacere condividilo con i tuoi amici e seguimi sui social!
Ci vediamo al prossimo articolo, Yasmine.